L. K., un immigrato albanese a cui carico il Tribunale di Genova aveva emesso sentenza contumaciale di condanna dell’8/10/99, divenuta irrevocabile per mancata impugnazione, raggiunto da conseguente ordine di carcerazione del 16/1/2001, Io impugnò tramite difensore di fiducia, eccependone l’illegittimità derivante dall’invalidità della notificazione dell’estratto contumaciale delle sentenza e del decreto di irreperibilità (peraltro irritualmente emesso da giudice monocratico), perché non preceduti da rituali ricerche presso il luogo della sua residenza dichiarata, dove non era stato reperito (Capomarino, in provincia di Campobasso), nel suo paese di origine e presso la sede dell’impresa, in Parma, dove di fatto prestava attività lavorativa, potendo ivi essere rintracciato sulla base sia di informazioni rese dai vicini di casa, sia delle referenze fornite alla Questura molisana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno.