Con la sentenza in epigrafe la corte d’appello di Roma confermò la sentenza emessa il 4 aprile 2001 dal giudice del tribunale di Cassino che aveva dichiarato Jodi Larbi colpevole del reato di cui all’art. 171 ter della legge 22 aprile 1941, n. 633 e lo aveva condannato alla pena ritenuta di giustizia. L’imputato propone ricorso per Cassazione lamentando che erroneamente è stato rigettato il motivo di appello con il quale aveva eccepito la nullità del giudizio di primo grado per violazione dell’art. 178, lett. c), cod. proc. pen. a causa della mancata notificazione del decreto di citazione a giudizio, il quale era stato illegittimamente notificato presso il difensore ai sensi dell’art. 161 cod. proc. pen. senza che l’ufficiale giudiziario avesse accertato l’esistenza di una causa che rendesse definitivamente impossibile la notifica nel domicilio dichiarato o eletto.