Accogliendo l’appello del Procuratore della Repubblica, con sentenza 21.05.02 la Corte di Appello di Napoli dichiarava gli imputati colpevoli del delitto di cui all’art. 648 cpv. c.p., così qualificata l’originaria imputazione, e condannava ciascuno alla pena di mesi 8 di reclusione ed euro 300,00 di multa, pena sospesa per il Ferrara. Riteneva la Corte territoriale la sussistenza del concorso, essendo stato fermato il Ferrara mentre era alla guida di un autoveicolo con numero di telaio e libretto di circolazione falsificati e con targhe non proprie, senza fornire alcuna giustificazione del titolo del possesso, e avendo il Cataldo messo a disposizione le targhe sostituite, provenienti da altra vettura da lui acquistata quasi completamente distrutta a seguito di incidente stradale, per essere applicate in seguito su quella utilizzata dal Ferrara, suo cognato.