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Milleproroghe: niente blocco sfratti nel 2015

02.01.2015
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Milleproroghe: niente blocco sfratti nel 2015

Per il Ministero delle Infrastrutture i fondi sono già presenti nel decreto casa. Sunia: "Nei prossimi giorni a rischio circa 30 mila famiglie".


Non ci sarà una proroga del blocco degli sfratti

ROMA - Nel testo del Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, non c’è la proroga del blocco degli sfratti. Quest’anno non ci sarà il ’tradizionale’ allungamento dei tempi per gli inquilini che si ritrovano con il contratto di affitto scaduto. Un diritto che veniva riconosciuto alle famiglie con determinati limiti di reddito e in difficoltà per avere a carico persone malate o più figli piccoli. Dal ministero delle Infrastrutture si fa sapere che non è stata inserita visto che nel decreto casa sono stati incrementi i fondi affitti e per morosità incolpevole. I due fondi in tutto prevedono uno stanziamento di 446 milioni di euro (200 milioni il primo, 226 l’altro). Ma secondo il Sunia, il sindacato degli inquilini, "nei prossimi giorni circa 30 mila famiglie rischiano lo sfratto". E Aldo Rossi, segretario nazionale dell’organizzazione, sottolinea che si tratta di "famiglie bisognose".

Il precedente Milleproroghe, per il 2014, aveva prorogato il blocco degli sfratti per fine locazione fino al 31 dicembre 2014. Nei giorni scorsi le associazioni degli inquilini, tra cui Unione inquilini e Sunia, avevano chiesto con forza un altro anno di stop. E il Sunia ha fatto sapere che sono circa "30 mila famiglie, in estremo disagio abitativo".

La decisione dell’esecutivo è stata accolta con soddisfazione da Confedilizia. "Il governo evita il 31/o blocco degli sfratti: ha rotto la rituale liturgia - ha detto il presidente dell’organizzazione, Corrado Sforza Fogliani - Sarebbe stato il 31/o, in ragione di più di uno all’anno dall’infausta legge dell’equo canone, che non risolse alcun problema ma nel contempo ne creò tanti. Confidiamo che il governo, contro ogni suggestione, terrà ferma la decisione in sede di esame del decreto Milleproroghe, dove potrebbe riaffacciarsi qualche posizione di pericolosa demagogia".

Il segretario generale del Sunia, Daniele Barbieri, ha espresso "forte preoccupazione". Per Barbieri infatti "la categoria di inquilini questione non è interessata dai fondi di cui parla il ministero". Si tratta, spiega il Sunia, di persone che "pagano regolarmente, non di morosi": il loro problema sta in un contratto di affitto scaduto che da oggi non sarà più rinnovato. Ovviamente, chiarisce Barbieri, "non sono famiglie che vogliono restare nella casa in cui sono perché particolarmente attratte da quell’abitazione, ma perché non sono in condizione di trovare sul mercato un altro alloggio adeguato alle loro ristrette possibilità".