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Pubblico impiego - Mansioni e funzioni - Mansioni superiori svolte - Differenze retributive - Diritto alla corresponsione - Prima dell’entrata in vigore dell’art. 15 del d.lgs. 29 ottobre 1998, n. 387 - Sussisteva solo se previsto da speciali disposizioni.

Prima dell’entrata in vigore dell’art. 15 del d.lgs. 29 ottobre 1998, n. 387 - che ha natura innovativa e portata non retroattiva - nel capo del pubblico impiego l’eventuale svolgimento di mansioni superiori poteva dare luogo alla corresponsione delle differenze retributive non in virtù del mero richiamo all’art. 36 della Costituzione, ma solo ove una norma speciale consentisse tale assegnazione e la maggiorazione retributiva (...)
14.02.2011
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Pubblico impiego - Procedimento disciplinare - Sospensione del procedimento già avviato o preclusione al suo inizio - Nel caso in cui nei confronti del dipendente sia iniziato formalmente il processo penale (con il rinvio a giudizio)

L’art. 11 del d.P.R. 25 ottobre 1981, n. 737, in combinato disposto con l’art. 117 della l. 10 gennaio 1957, n. 3, comporta che, a far data dal momento in cui viene esercitata l’azione penale (con gli atti tipizzati dal vigente codice di procedura penale, quali il rinvio a giudizio), sussiste il dovere dell’Amministrazione di non dare inizio al procedimento disciplinare o di sospendere il procedimento già avviato, anche quando i fatti suscettibili in astratto di costituire un reato sono da essa (...)
14.02.2011
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Dipendenti pubblici che assistono un familiare portatore di handicap - Disciplina di cui all’art. 33, comma 5, della L. n. 104 del 1992 - Prevede non solo un diritto al diritto al trasferimento da una sede all’altra, ma anche un più ampio diritto alla sede - Diritto di rendere stabile e definitiva una sede precedentemente assegnata in via provvisoria

L’art. 33, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevede che il lavoratore che assiste la persona con handicap ha diritto di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito ad altre sede senza il suo consenso. Tale norma, con la sua ampia formulazione, non attribuisce soltanto un "diritto al trasferimento" da una sede all’altra, ma anche un più ampio "diritto alla sede", che include, oltre al diritto di trasferirsi, il diritto di (...)
12.01.2011
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Pubblico impiego - Stipendi, assegni ed indennità - Crediti retributivi - Aventi carattere indisponibile - Disciplina ex art. 2113 cod. civ. - Inapplicabilità nel caso di credito sorto originariamente non dalla legge o dal contratto collettivo, ma a seguito di un provvedimento amministrativo.

Il regime di parziale indisponibilità dei diritti del prestatore di lavoro sancito dall’articolo 2113 del codice civile non vale per i crediti riconosciuti in una sentenza di primo grado. Infatti, successivamente alla emissione di un provvedimento giurisdizionale oggetto di appello l’eventuale rinuncia del privato non concerne più il credito retributivo ma il credito nascente dalla sentenza. In tale caso, l’accordo transattivo con le quali le parti concordino, per un verso, la rinuncia del (...)
09.01.2011
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Pubblico impiego - Procedimento disciplinare - Inizio - Termine di 180 giorni - Ex art. 9 della L. n. 19 del 1990 - Momento di decorrenza di detto termine - Dalla data della conoscenza da parte della P.A. della motivazione della sentenza penale.

E’ legittimo il provvedimento disciplinare (nella specie di dispensa dal servizio) che è stato emesso in relazione ad una sentenza della Cassazione, in sede di giudizio penale, che abbia rimesso al giudice del rinvio esclusivamente la questione relativa alla determinazione della pena; in tal caso, infatti, il giudicato si forma sull’accertamento del reato e la responsabilità dell’imputato, impedendo, con la definitività della decisione su tali punti, sia l’applicazione delle cause estintive del (...)
27.12.2010
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Pubblico impiego - Stipendi, assegni ed indennità - Lavoro straordinario prestato - Retribuzione - Presupposti - Autorizzazione - Necessità.

Nell’ambito del rapporto di pubblico impiego, la retribuibilità delle prestazioni di lavoro straordinario è condizionata all’esistenza di una formale autorizzazione allo svolgimento di prestazioni di lavoro eccedenti l’orario d’ufficio; detta autorizzazione svolge una pluralità di funzioni, tutte riferibili alla concreta attuazione dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento cui, ai sensi dell’art. 97 Costituzione, deve essere improntata l’azione della (...)
03.11.2010
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MANSIONI SUPERIORI - Con la pronuncia in rassegna, i giudici di Palazzo Spada tornano sulla vexata quaestio della retribuibilità delle mansioni superiori svolte nel pubblico impiego prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 387 del 1998.

Senza esitazioni, la Sez. IV, conformandosi all’orientamento maggioritario presso l’A.G.A., sancisce che le mansioni superiori svolte dai dipendenti pubblici rispetto a quelle dovute sulla base del provvedimento di nomina o di inquadramento, prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 387/98 - quindi prima del 22 novembre 1998 - che ha riconosciuto la loro rilevanza ai fini economici in via generalizzata, sono del tutto irrilevanti ai fini sia economici, sia di progressione di carriera, in (...)
24.07.2010
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Incarichi direttivi - Previsione di un limite d’età di 75 anni - Quale requisito di legittimazione alla partecipazione alle procedure concorsuali

E’ manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale - eccepita con riferimento agli artt. 3 primo comma e 97 primo comma della Costituzione - dell’art. 36 del decreto legislativo 5 aprile 2006 n. 160, come modificato dall’art. 2 comma 8 della legge 30 luglio 2007, n. 111, nella parte in cui ha introdotto il limite d’età di 75 anni quale requisito di legittimazione alla partecipazione alle procedure concorsuali per gli incarichi direttivi dei (...)
23.05.2010
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