Come tutti ben saprete, nel 2014 la modifica del cpc ci ha tolto l’autonomia nell’effettuare le ricerche ai fini di verificare quali beni possedesse il debitore per introdurre una nuova procedura che- dandoci accesso a tutte le banche dati- prevedeva che il Presidente del Tribunale si sostituisse al Preposto all’Ufficio Esecuzioni per la verifica del titolo esecutivo in possesso del creditore.
La novella prevedeva, altresì, dei compensi ad hoc per il funzionario UNEP che, con la ricerca telematica, avesse consentito un utile pignoramento.
Tutto ciò, nonostante le blande proteste dei sindacati, ad oggi non si è realizzato e solo a febbraio il DGSIA ha individuato in Milano l’ufficio pilota per sperimentare la nuova procedura.
Nelle more, nessuno di noi può accedere con password alle banche dati dell’anagrafe tributaria se non commettendo il reato previsto e punito dall’art.615 ter c.p.
Invito, perciò tutti i Colleghi a non farsi fuorviare da comunicati irresponsabili che istigano a delinquere.
Il Segretario generale