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Precisazioni del Dirigente Unep Corte di Appello - Napoli

09.08.2016
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Precisazioni del Dirigente Unep Corte di Appello - Napoli

"Invio la nota in oggetto con preghiera di pubblicarla sul sito Lisug."

Ugo Toller




Spett. Presidente della Corte di Appello di Napoli

Oggetto: Precisazioni sulla nota della Federazione Intesa del 08.7.2016.

Ho avuto notizia che in questi giorni è stato pubblicato sul sito LISUG, e peraltro indirizzata anche a Lei, una nota a firma del responsabile nazionale del sindacato Federazione Intesa nella quale si evidenzia “l’inqualificabile attribuzione di una micro zona da parte dell’attuale dirigente unep di Napoli” per poter partecipare alla ripartizione delle trasferte esenti da irpef, peraltro non tutelando i preposti ai rami di servizio allo stesso modo. Quanto alla mia posizione di avere diritto ad una zona compatibile con i numerosi incarichi e responsabilità inerenti la dirigenza dell’unep di Napoli senza essere penalizzato economicamente, e quanto anche al mio presunto disinteresse verso i preposti, voglio precisare quanto segue, anche se già a Sua perfetta conoscenza, mortificandomi di doverla tediare ancora con questioni pretestuose sollevate da sindacati e finalizzate unicamente a tentare di destabilizzare l’ufficio.
- In base alla convenzione finora vigente in questo ufficio, le trasferte esenti da irpef dovevano essere ripartite fra tutti i funzionari e ufficiali giudiziari di zona compreso il dirigente, quindi finora i precedenti dirigenti hanno percepito la quota ma non hanno mai svolto attività esterna nemmeno in micro zone, quindi non mi sembra di aver dato all’ufficio un contributo inferiore ai miei predecessori.
- A seguito della modifica della convenzione sottoscritta da una parte degli ufficiali giudiziari e funzionari dell’ufficio con la quale gli stessi non riconoscevano più la quota di trasferte rimborso spese al dirigente e la quota finora percepita dai preposti, il successivo e conseguente provvedimento Presidenziale (Prot. 3242 del 26.02.2016) dispose che in caso di mancato accordo, le trasferte rimborso spese dovessero essere ripartite solo fra gli esecutori esterni degli atti.
- In data 15.3.2016 il Presidente della Corte di Appello di Napoli in una riunione con il Presidente delegato all’unep, le organizzazioni sindacali e le RSU proponeva che, al fine di consentire al dirigente ed ai preposti di svolgere la loro attività che tutti riconoscevano essere importante per l’ufficio, che “venisse individuata un’attività esterna compatibile e non pregiudizievole all’esercizio delle funzioni del dirigente e dei preposti”.
- In data 18.4.2016 con mia nota prot. N. 17/16 inoltravo al Presidente delegato una richiesta di convocazione per individuare un’attività esterna che consentisse al dirigente ed ai preposti di svolgere in modo compatibile e non pregiudizievole le funzioni ricoperte. A seguito di tale richiesta fu fissato un incontro con le organizzazioni sindacali e RSU per il giorno 24.5.2016, nel quale la proposta del dirigente unep di aver individuato in una parte del Centro Direzionale la zona a suo avviso compatibile per l’attività esterna del dirigente e dei preposti (perché la più vicina all’ufficio) fu ampiamente condivisa ad eccezione della CGIL che, pur condividendo la necessità di trovare una zona compatibile, questa non dovesse essere necessariamente quella nel Centro Direzionale.
- Infine, quando tutto sembrava concluso, in data 07.6.2016 con prot. N. 9795 il Presidente delegato, rispondendo alla mia richiesta di autorizzare l’assegnazione di una zona del Centro Direzionale ai preposti, considerando che si era appena liberata una zona nel detto settore per il pensionamento di un ufficiale giudiziario, anche in considerazione di quanto rappresentato dalla CGIL ed in attesa di determinazioni di altri criteri, disponeva che detta zona dovesse essere messa a concorso con interpello fra i soli ufficiali giudiziari come finora fatto in quanto, secondo la ripartizione delle zone attualmente in vigore, detta zona del Centro Direzionale era riservata al personale con tale qualifica. Premesso quanto sopra, ritengo di avere sempre azionato tutte le iniziative a tutela dei preposti e non di essermene disinteressato, come segnalato dai vertici della federazione intesa, forse mal informati sui precedenti di questo ufficio, e di avere legittimamente istituito ed autoassegnato una zona compatibile con le mie funzioni di dirigente, come peraltro previsto dal DPR 1229/59, compiendo quindi anche un’attività esterna che mai era stata espletata dai precedenti dirigenti pur avendo gli stessi sempre partecipato al riparto delle trasferte rimborso spese, ma senza che venissero additati come percettori abusivi di tali somme. Concludo riproponendomi nelle prossime riunioni previste con la Presidenza e le organizzazioni sindacali, di continuare la mia battaglia affinchè il dirigente ed i preposti, pur avendo un carico di lavoro e responsabilità spesso maggiore di altri, non siano anche penalizzati economicamente percependo somme di gran lunga inferiori rispetto a funzionari e ufficiali giudiziari assegnati al servizio esterno.

Napoli 06.8.2016

​​​​​​​I L D I R I G E N T E

​​​​​​UGO TOLLER