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Esecuzione del pignoramento mobiliare – Modalità della rappresentazione fotografica dei beni pignorati.

23.04.2011
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Esecuzione del pignoramento mobiliare – Modalità della rappresentazione fotografica dei beni pignorati.

Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio VI - UNEP

Prot. n. 6/482/03-1/2010/CA Al Presidente della Corte di Appello di MILANO (Rif. Prot. n. 852/UG/2009 P. del 14.12.2009)

E, p.c. All’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia Via Silvestri, 243 00164 ROMA

Oggetto : Esecuzione del pignoramento mobiliare – Modalità della rappresentazione fotografica dei beni pignorati – Parere


Con riferimento alla materia in oggetto indicata e in riscontro alla nota richiamata in indirizzo, non si può non tener conto dei rilievi che l’Ispettorato Generale ha formalmente elevato, relativamente ad un Ufficio NEP, sulla percezione, da parte degli ufficiali giudiziari, di una “trasferta foto” o un “rimborso per sviluppo foto”, per i percorsi compiuti per recarsi a sviluppare le fotografie, quando eseguono un pignoramento mobiliare fruttuoso avendo proceduto alla rappresentazione fotografica dei beni pignorati ex art. 518 c.p.c. In proposito, l’Ispettorato fa presente che nel formulare il rilievo ha tenuto conto delle disposizioni contenute: 1.nella nota Direzione Generale del Personale e della Formazione – Ufficio VI – prot. 6/912/03-1 del 12 giugno 2006 diretta alla Presidenza della Corte di Appello di L’Aquila; 2.nella circolare DOG – Direzione Generale del Personale e della Formazione – Ufficio VI – prot. n. 6/381/035/CA del 14 marzo 2007. In merito alla questione (nella fattispecie, l’art. 518 cod. proc. civ. nella parte in cui dispone che “l’ufficiale giudiziario redige delle sue operazioni processo verbale nel quale dà atto dell’ingiunzione di cui all’art. 492 e descrive le cose pignorate, nonché il loro stato, mediante rappresentazione fotografica ovvero altro mezzo di ripresa audiovisiva…”), nella citata circolare si sostiene quanto segue: “…la riproduzione fotografica o audiovisiva dei beni staggiti sia, qualora ritenuta utile, funzionale ad integrare la descrizione dei cespiti pignorati, ai fini della migliore individuazione degli stessi, nonché del loro stato. Per quanto concerne la , premesso che la legge non specifica le modalità tecniche con le quali operare, si ritiene possibile utilizzare qualunque strumento idoneo allo scopo, analogico o digitale che sia, facendo riserva di allegare successivamente al verbale di pignoramento già depositato il supporto cartaceo, analogico o digitale, nel termine utile per la prosecuzione della procedura esecutiva. Relativamente alle modalità operative con le quali procedere da parte dell’ufficiale giudiziario, nel silenzio della legge, si osserva che l’onere di mettere a disposizione i mezzi tecnici necessari di cui trattasi debba ricadere sul creditore pignorante (oppure sui soggetti che possono assisterlo nelle operazioni di pignoramento, ai sensi del novellato art. 165 disp. att. cod. proc. civ.). Occorre precisare che allo stato grava sul creditore pignorante, ove quest’ultimo richieda la rappresentazione fotografica o audiovisiva, non solo l’onere di mettere a disposizione i mezzi tecnici necessari per le riprese video o fotografiche, ma anche quello di anticipare le eventuali spese vive di sviluppo fotografico che verranno successivamente recuperate a carico del debitore esecutato, ai sensi dell’articolo 95 cod.proc.civ.”. In considerazione delle suesposte indicazioni di cui alla menzionata circolare del 14 marzo 2007, sarà cura del creditore procedente, il quale abbia richiesto la rappresentazione fotografica dei beni pignorati, provvedere allo sviluppo della stessa ed a consegnare all’Ufficio NEP i referti fotografici dei beni staggiti da collazionare con i relativi verbali di pignoramento, al fine di evitare che l’ufficiale giudiziario sia impegnato in un’attività di supporto sopra descritta che esula dai suoi compiti istituzionali, in quanto non prevista dalla normativa di riferimento. Si porgono distinti saluti.

Roma, 23 marzo 2010


IL DIRETTORE GENERALE

Carolina Fontecchia