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LISUG VS UGL_INTESA

27.07.2012
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LISUG VS UGL_INTESA

Cari Colleghi ed Amici,

dopo più di sei mesi di assenza fisica dalla scena sindacale, abbiamo il piacere di annunciarVi la ripresa dell’attività del LISUG.

Come ben sapete, dopo più di trenta anni, il LISUG ha dovuto consumare lo strappo con la UILPA che non ha saputo gestire negli anni la conflittualità creatasi prima tra i Coordinamenti dell’UNEP e poi con la UIDAG.

Conflittualità che ha gravemente pregiudicato l’attività sindacale del LISUG e di tutti quelli che aspiravano a miglioramenti contrattuali nel rispetto di leggi, contratti e sentenze.

Quello che il LISUG ha perseguito in circa sessant’anni di attività. La UIL PA ha consentito che il coordinamento degli ex B3 e la UIDAG intraprendessero una politica avente obiettivi assolutamente fuori da ogni logica normativa e, quindi, irrealizzabile.

L’inizio di quello che è stato poi un lungo e pernicioso conflitto vede la luce nei primi anni del 2000, quando numerosi ricorsi sul territorio nazionale bloccarono sostanzialmente i percorsi di riqualificazione appena banditi. Alcuni rappresentanti sindacali (sarà stato un caso, ma appartenevano tutti alla seconda area pos.ec. B3) credettero di poter aggirare il blocco delle riqualificazioni e poter accedere all’Area C con l’invenzione del c.d. principio di interfungibilità.

La teoria era questa: l’interfungibilità avrebbe realizzato una sostanziale parità di funzioni tra Ufficiali Giudiziari e C1 e B3 così come tra Cancellieri C1 e B3, permettendo ai secondi, dopo sei mesi di funzioni di poter adire il Giudice del Lavoro per vedersi riconosciuto lo svolgimento di mansioni superiori e quindi il conseguente inquadramento.

Mentivano sapendo di mentire. E lo fecero nelle assemblee con i Lavoratori.

La normativa vigente fin dal 1998 impedisce l’inquadramento in posizioni economiche superiori, prevedendo solo il riconoscimento delle differenze retributive dopo l’espletamento, per almeno sei mesi ed in maniera prevalente di mansioni superiori.

La miopia dei due pseudoleaders di UIL PA Uff.Giud.B3 ed UIDAG e l’incapacità colpevole della UILPA di affrontare e dirimere questa situazione han fatto sì che molte energie venissero concentrate in questa futile ed inutile diatriba a cui, purtroppo, hanno partecipato anche altre organizzazioni sindacali.

Chi ha tratto vantaggio da questa situazione? Sicuramente non i Lavoratori, inconsapevoli vittime di una smania di protagonismo ed egocentrismo di sindacalisti coscientemente ignoranti. Sicuramente l’Amministrazione, che ha utilizzato Lavoratori carenti dei requisiti previsti per lo svolgimento di attività complesse come le esecuzioni, continuando a retribuirli come se espletassero solo le attività di istituto.

In tutto questo il LISUG non ha potuto mostrare ed illustrare ai Lavoratori la sua idea di UNEP, schiacciato in molte occasioni da accuse ingiuste, come quella di voler confinare o, ancor peggio, bloccare gli Ufficiali Giudiziari di seconda area ad una posizione di marginalità. Come se questa battaglia non avrebbe provocato, così come poi è accaduto, la totale paralisi di tutto il settore UNEP.

Ma adesso il LISUG si è liberato della UIL PA e di questo dualismo conflittuale che lo ha influenzato negativamente per molti anni.

Il LISUG ha trovato nell’UGL-INTESA un’organizzazione disposta a dargli il giusto spazio e la necessaria autonomia per poter finalmente dimostrare la reale volontà di rappresentare e sostenere le istanze di TUTTI i lavoratori del settore UNEP.

Ciò che qui ci preme sottolineare è che la nostra scelta è totalmente indipendente dagli orientamenti politici dei componenti del LISUG.

L’attività sindacale in generale e, soprattutto, di un coordinamento di settore specifico come il nostro non può essere influenzato dalla vicinanza o meno ad uno schieramento politico, dovendo giudicare e confrontarsi con l’Amministrazione solo ed esclusivamente per gli atti che pone in essere.

L’azione del LISUG è sempre stata improntata a questo modus operandi che intendiamo perpetuare.

Dopo tutti gli anni persi in sterili ed insignificanti dualismi è arrivato il momento di dare effettiva valorizzazione e reale sostegno ai Lavoratori del settore UNEP, uscendo dalla falsa convinzione di una insanabile contrapposizione tra diverse figure professionali operanti nell’UNEP.

Il LISUG , delegata l’attività politico-sindacale all’UGL Intesa, resterà un’Associazione di Categoria, manterrà il proprio sito e la propria attività di studio.

Il destino di questi uffici è inscindibilmente legato a quello di tutti i suoi componenti.

Dobbiamo, tutti insieme, cambiare il nostro modo di vedere il nostro Ufficio, interessato com’è da profondi cambiamenti in atto. È interesse di tutti cambiare schema mentale, di immaginare il nostro ufficio, le nostre funzioni, in modo diverso, più organico, più complementare.

Ciò che più deve preoccupare è la concreta possibilità che con l’ormai imminente introduzione della notifica telematica si apra la strada ad un massiccio esodo di ufficiali giudiziari verso le cancellerie, vista la carenza di personale e l’inevitabile perdita di attività di questi lavoratori dell’UNEP.

Tutto questo noi lo vogliamo scongiurare!!! Sarebbe una grande sconfitta per tutti vedersi gli uffici svuotati di così tanto personale e sarebbe pericolosamente il primo passo verso l’estinzione di questi uffici.

Noi vogliamo recuperare per i Lavoratori dell’UNEP attività e funzioni che li qualifichino sempre più, adattandole alla mutata realtà della società, al progresso tecnologico, alla complessità delle attività economiche e finanziarie, aspetti che incidono fortemente sulla relativa legislazione.

Gli Ufficiali Giudiziari, storicamente intesi, come Lavoratori dello Stato, figura centrale nella fase esecutiva ed in quella successiva della monetizzazione delle cose pignorate (vendita, assegnazione, ecc.).

Vogliamo rendere più agile e veloce l’organizzazione degli Uffici UNEP, in particolar modo nella elaborazione degli emolumenti stipendiali, attualmente arcaica e talmente complicata da rendere frequenti i rilievi ispettivi con i conseguenti provvedimenti disciplinari, quando non anche penali.

Vogliamo valorizzare gli Assistenti Giudiziari perché, all’interno degli UNEP, siano finalmente riconosciute le attività da loro realmente svolte e, spesso, mascherate da collaborazioni.

L’ex Operatore UNEP è sempre stata una figura centrale nell’organizzazione dei nostri uffici e deve essergli riconosciuta la grande professionalità che ha sempre messo al servizio di tutti noi.

Questi alcuni punti della nostra base programmatica di partenza, che speriamo di arricchire con il contributo di tutti Voi, quando ci incontreremo nelle assemblee.

VERSIONE STAMPABILE - DOCUMENTO 27.07.2012

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