LISUG

Alcuni passaggi: Ufficiale Giudiziario di Bressanone, certo Paolo Pesa : “ mi comprai il telefono cellulare quando non ce l’aveva nessuno”.

Per fare? chiede il giornalista e l’Ufficiale cosi risponde: “ se qualcuno non mi pagava lo tiravo fuori e facevo il 113”.

E’ vero, sembra una barzelletta ma è la drammatica realtà. Certo anche il ‘modus’ espressivo è consono e in perfetta sintonia col futuro che vorrebbero imporre una sparuta e pallida minoranza di colleghi. Anche quando ci si arma si usa l’espressione ‘tirare fuori’ e in ciò sta tutto il fallimento di una idea, di una proposta che può trovare la sua fonte nell’avanzato Diritto del Kazahistan, non di certo nella patria del Diritto Romano.

Tra l’altro, l’idea del far tirare fuori i soldi utilizzando la forza dell’arma, sia pure per interposta persona, non è lontana dall’idea di tagliare anche il dispendio di tempo della telefonata al 113 (per non dire della spesa) e procurasene una in proprio. E questo perché il Diritto è la scienza ove più di ogni altra l’apertura di una porta determina l’apertura di mille porte.

Il Diritto appunto!

Scienza difficile e complicata, fosse solo perché ordina e governa la vita e la dignità delle persone. Per questo necessita che chi se ne occupa ne abbia scienza e coscienza. Certo la profondità dell’abisso in cui ti trascina la povertà culturale in uno con la fame del guadagno non conosce fondo se si argomenta di diritto. Ma se si pensa che abbiamo alcuni colleghi che disquisiscono di Diritto comparato (per fortuna del Kazahistan e Turchistan)!

Ma per disquisire di tale branca giuridica è necessario, innanzitutto, il possesso di un titolo in materia, quanto meno nel luogo di residenza. Appunto per poter comparare. Naturalmente dando per scontato il possesso del titolo nel Diritto del Kazahistan. Naturalmente dire “se qualcuno non mi pagava” anziché ‘se qualcuno non adempiva al decreto a all’ingiunzione’ è anch’esso sintomo latente di un dramma culturale e giuridico.

Usava dire Enzo Biagi che: “se qualcuno non riesce a far valere le proprie idee, o non vale l’idea o non vale il proponente”!

Credo che questo sia il caso in cui sono coinvolti entrambi!

Diceva Calamandrei che “ la reazione a un fatto è tanto più estrema quanto meno si conosce il fatto”. E infatti la stragrande maggioranza dei Colleghi che ripudiano non solo l’ipotesi di riforma ma l’idea stessa di una simile riforma, non sono “idioti” come apostrofati da una associazione di 4 simpatici burloni.

Non è idiozia, potrà apparire strano ad alcuni, ma è democrazia allo stato puro: la branca è quella della non condivisione!

Altrimenti tanto ci ricorda l’automobilista che viaggia contromano in autostrada e chiama idioti tutti quelli che incontra. Volendo soprassedere sulle fantasticherie finanziarie (altra materia che necessita competenza e serietà) apparse sull’intervista ad alcuni colleghi sul vostro prestigioso giornale dico solo che il Diritto e il processo esecutivo in particolare, sono una cosa terribilmente seria per essere affidata ad un chiamante al 113.

Volendo continuare a tenere questa conversazione sul livello della dovuta ilarità, si potrebbe dire che l’avere un telefonino (figuriamoci poi “nel periodo in cui non ce l’aveva nessuno”) e saper comporre il n. 113 potrebbe essere una condizione necessaria ma comunque non sufficiente per assumere il titolo e le vesti di operatore del diritto per non dire di Ufficiale Giudiziario.

Ufficiale Giudiziario Italiano, naturalmente!